lunedì 6 giugno 2016

I Preludi di Chopin


I 24 Preludi op.28 rappresentano l’opera che meglio raffigura la personalità di Chopin nella sua interezza. Nella storia della musica, l’uso del termine si precisa nei secoli 16° e 17° come brano introduttivo che s’accompagna, spesso con carattere d’improvvisazione, alle forme della suite, della fuga, della partita e della sonata per strumenti a tastiera. Con l’età romantica diventa componimento autonomo d’intonazione lirica, perdendo il carattere d’improvvisazione. F.Chopin scrisse i suoi Preludi tra il 1835 e il 1839, la maggior parte di questi durante il suo soggiorno presso Valdemosa, una località vicina a Palma di Mallorca, dove il compositore si recò insieme alla sua compagna George Sand.

Statua di Chopin a Valdemossa

George Sand



Si tratta di una raccolta di 24 composizioni, una per ogni tonalità musicale, sia in modo maggiore che minore. Nonostante il termine preludio sia abitualmente utilizzato, all'interno del sistema tonale occidentale, per indicare una composizione con il compito di introdurne un'altra, più lunga e articolata, i 24 preludi chopiniani possono essere eseguiti e analizzati come piccole opere a sé stanti. I Preludi di Chopin furono spesso, nel corso degli anni e dei secoli a venire, indicati come "degni successori" dei 24 Preludi per Il clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach, anch'essi composti in modo da averne uno per ogni chiave. Si ritiene che i Preludi di Chopin siano stati fonte di ispirazione per i preludi di Debussy e per quelli di Rachmaninov.


Sergei Rachmaninov

Claude Debussy

Questi piccoli schizzi musicali, nonostante presentino un carattere molto variegato, alcuni brillanti e gioiosi altri lirici e melanconici, sono ossessivamente permeati da rintocchi di campane, spesso improvvisi, quasi a tener sempre vivo il ricordo della finitezza della vita, idea che assillava il compositore polacco durante gli anni della malattia. L’insieme del Ventiquattro Preludi è pensato dall’autore secondo due linee programmatiche distinte: da un lato l’alternanza fra stati d’animo opposti, ossia, a un preludio veloce e tormentoso ne doveva seguire uno lento e pacato; dall’altro i preludi sono scritti in ciascuna delle ventiquattro tonalità possibili, dodici maggiori e dodici minori, seguendone l’ordine fisso. Ne risultano composizioni assai varie e diverse tra di loro. Alcune sembrano studi, altre sono pezzi in cui prevale il virtuosismo, altre ancora, per le intense emozioni che le pervadono, sono più affini ai notturni. Una differenza importante tra Bach e Chopin è data tuttavia dal fatto che Bach organizza la successione dei pezzi in modo astratto: al Preludio e fuga in do maggiore segue una coppia di pezzi in do minore, successivamente un’altra coppia in do diesis maggiore, tonica vicina sulla tastiera ma lontana armonicamente, e così via; fra le varie composizioni non si crea un legame di tipo armonico, né sono stati rintracciati legami tematici.
Audio Preludio e fuga in Do maggiore di Bach





Chopin invece organizza i suoi preludi secondo un percorso armonico; a ogni tonalità maggiore è accostata la relativa minore (si parte da do maggiore per il primo e quindi la minore per il secondo), la successiva composizione in modo maggiore è alla quinta superiore (sol maggiore, terzo preludio), relazione armonica fondamentale, e il ciclo delle ventiquattro tonalità si completa appunto attraverso la successione delle quinte. Il Preludio n. 1 in Do maggiore ha il carattere della Toccata e, secondo alcuni, è riconducibile al preludio n. 9 in Mi maggiore, che ha invece un andamento solenne, quasi da marcia. 



                                     


Audio Preludio n. 9 op. 28


Spartito Preludio op. 28 n.1


Il n. 2 in La minore probabilmente è uno dei primi preludi scritti, esso si caratterizza per l’assenza di una vera melodia alla mano destra che è invece accompagnata da un gioco di accordi alla mano sinistra. La frammentarietà del pezzo, secondo alcuni biografi, è espressione della malattia dell’autore.




Il Preludio n.4 in Mi minore è uno dei più noti e più belli per via del particolare patetismo della linea melodica. Esso fu eseguito durante il funerale di Chopin assieme al Requiem di Mozart.



Spartito Preludio n. 4 op. 28


Audio Preludio n. 4 op. 28


Il più noto di tutti i preludi è sicuramente il n. 15 in re bemolle maggiore con una struttura tripartita. La prima parte si caratterizza per il pedale costante in la bemolle maggiore che crea un’atmosfera di malinconia, che si pone in contrasto con la parte centrale di carattere cupo.





Spartito Preludio n. 15 op. 28


Il Preludio n. 17 ha il fascino di un Notturno ed è il più seducente della raccolta. La struttura del n. 19 è invece quella dello Studio, con richiami alla musica polacca.



Spartito Preludio n. 17 op. 28

Audio Preludio n. 19 op. 28

Spartito Preludio n. 19 op. 28

Il Preludio n. 20 in Do minore è il più breve dell’opera 28: è costituito unicamente da 13 battute. Si tratta di un corale nello spirito di una Marcia Funebre. Con riferimento a questo Preludio George Sand scrisse che “un Preludio di Chopin contiene più musica di tutto il trombettamento di Meyerbeer”. 









Il ventunesimo Preludio riprende lo stile di un Notturno, mentre il n. 22 in sol minore si caratterizza per la sua drammaticità. L’ultimo in re minore è uno dei più importanti in assoluto; tra i primi ad essere composto, è probabilmente riconducibile alla notizia della caduta di Varsavia.
Audio Preludio n. 24 op. 28

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